“Arredare” is your best medicine and enjoy!
È come un mantra per me…
Sono Profiler e con questa parola definisco il mio metodo:
Realizzo incontrandoti e ascoltandoti, il tuo profilo e quello della tua casa, dopo di chè dall’analisi di entrambi si parte col Progetto.
Una volta definito il progetto se lo desidererai potrò farti fare anche il Profilo vero e proprio del tuo volto. I miei clienti lo possiedono in molti e lo regalano spesso ad amici e famigliari, esiste anche quello di coppia o del tuo cane.
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Colore, luce, sensazione tattile e luce che si riflette sulle superfici, e poi il pieno e il vuoto, la destra e la sinistra, il contorno, il dettaglio, dove inizia e dove finisce qualcosa… il riciclo e il riutilizzo…
Non disegno, o meglio disegno nella mia mente di Interior Designer, costruendo prima i perimetri, poi le altezze delle stanze e poi inizio a inserire mentalmente nel vuoto i pieni, tutto a occhio.
Tutto anche se non sembra, ha un ordine preciso, il dettaglio regna sovrano sorgendo spontaneamente e magicamente dal mio Cuore e credo per intuito, sensibilità e forse tanta esperienza e pratica…ho fatto di tutto per imparare bene a fare il mio lavoro di Interior Designer… non c’è razionalità, ma c’è quella logica che è spontanea e che probabilmente rende diversa l’opera di ognuno di Noi…
Se posso essere sincera e svelare il mio segreto… i miei migliori progetti di Interior Design sono nati, cresciuti e finiti bene perché sono stati il risultato dell’Amore che ho per il mio Cliente, mi “innamoro” letteralmente del mio Cliente, sia esso Donna o Uomo, brutto o bello, non c’entra con questo, siamo tutti bellissimi…
Tutto parte da quel senso di Gratitudine che ho per chi mi sceglie e poi condivide e mi racconta la sua storia… ogni storia è magica e bellissima ed è il dono più grande che il mio Cliente mi possa fare... come potrei non ricambiare con il mio massimo impegno e Amore per il suo progetto? Grande o piccolo che sia è il Suo progetto!
GRAZIE A VOI!
Il vostro Interior Designer
Sono 4 le regole del Gioco da rispettare:
1. Riciclare e riutilizzare! Re-use, nulla si spreca e tutto si riutilizza! Molto spesso pensi che rinfrescare e rimettere mano alla tua casa significhi rifarla totalmente, questo non è vero!
La prima cosa che faccio come Interior Designer quando mi reco a casa del mio Cliente è guardare attentamente, ascoltare altrettanto attentamente i suoi desideri.
Quali sono i pezzi che vuoi mantenere e come si possono riutilizzare? Nella casa di ognuno di Noi ci sono ricordi che desideriamo mantenere, legati alle nostre emozioni, alle nostre abitudini, alle nostre idee del Bello… una mia carissima Cliente un giorno scherzando mi ha ringraziato per averle svelato qualche trucco del mestiere… (vedi testimonianza)
Personalmente credo che questo mio metodo del RE-USE sia il primo punto di forza della mia attività di Interior Designer, da 30 anni propongo ai miei Clienti il RE-USE e non solo da pochi… ossia da quando siamo diventati tutti più rispettosi della Natura e dell’Universo…
Un esempio:
nella proposta di un progetto ho trasformato in una crostata alla
marmellata un importante e antico soffitto a cassettoni, un po' pesante
e austero, decorandolo e reinterpretandolo.
La Cliente aveva
sussurrato a sua madre, durante la mia visita, che quel soffitto le
ricordava momenti speciali passati insieme da bambina, a Vienna
mangiando quella particolare torta… e voilà, ascoltare, questa la prima
regola da imparare per soddisfare i desideri e i sogni di chi ti sta
raccontando la sua magica storia di vita vissuta, niente di più…
ascoltare, il risultato sarà di avere finalmente la tua casa e non
quella del tuo Interior Designer!
Proposta esempio di RE-USE di un progetto presentato, chiavi in mano.
2. Melting pot, lo traduco nell’arte di saper mischiare, saper contaminare e in che modo?
Accostando i pattern dei tessuti o semplicemente il loro colore, idem con i colori o le carte sulle pareti e sui soffitti e perché no sui dettagli architettonici o sulle diverse superfici, con i diversi materiali che uso, con le forme e con gli stili… con i pezzi vecchi/antichi e quelli nuovi o di Design…
L’importante e necessario è dosare tutti questi ingredienti utilizzando
come unità di misura il grammo… il risultato deve essere TOP!
Un
bravo Interior Designer deve saper dosare tutto.
Risultato?
Mi dicono, un “equilibrio” che non appare in quanto tale ma c’è! E chi
lo vede non si accorge dell’origine, dei vari passaggi ma ne contempla
il risultato… era ciò che mi dicevano alcuni Clienti quando entravano
nello showroom di Bigapple nelle 5 vie a Milano, società fondata da me e
mia sorella nel 2014. Nel 2019 decido di proseguire la mia attività
professionale altrove e autonomamente.
Nello showroom mi occupavo del
concept, dell’allestimento che ogni anno cambiava in occasione del
salone del Mobile, degli acquisti e di alcuni Clienti e dei loro
progetti chiavi in mano…
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3. Il colore e la sua “fama”, il colore è protagonista, molto spesso è il mezzo per avvicinarmi al Cliente, è ciò che ci dà emozione insieme alla luce, è ciò che ci permette di entrare in contatto con parti di noi…Non ho un metodo, tutto nasce spontaneamente dalla relazione con l’altro/Cliente, semplicemente osservando la persona e i suoi colori, la sua bellezza, cosa e come il colore mostra di sé e cosa non mostra di sé…
Come usare il suo colore, come distribuirlo, su quali superfici e con quali materiali rappresentarlo. Il colore è spesso ciò che stiamo vivendo. Il mio colore preferito è il verde perché mi riporta alla Natura e al contatto con lei, mi riporta al passato, presente e futuro, un po' di verde c’è sempre e ovunque si posi il nostro sguardo…
Il verde è BIO! Vita! e la Vita è bella!
Chiediti qual è il tuo colore preferito e vedrai che ne vorrai un po' nella tua casa!
4. L’utilizzo della luce “artificiale”, nella stanza da letto deve essere soffusa, nel living dosata a seconda di dove si poggia e si riflette, non dovrà mai essere piatta. In cucina deve essere nei punti giusti, devo poter vedere bene ciò che sto gustando, ma devo avere la possibilità di dosarla se volessi preparare una cena a lume di candela, nella sala da bagno idem etc... In mancanza o assenza di luce puoi immaginare come un Interior Designer e fare Interior Design, troppa luce e mal dosata mette in primo piano anche i più piccoli difetti….
In merito alla luce naturale, non c’è molto da dire... va sfruttata al meglio rendendola un punto di forza importante della tua casa!
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In conclusione:
colore, luce, sensazione tattile e luce che si riflette sulle superfici, e poi il pieno e il vuoto, la destra e la sinistra, il contorno, il dettaglio, dove inizia e dove finisce qualcosa… il riciclo e il riutilizzo…
Non disegno, o meglio disegno nella mia mente di Interior Designer, costruendo prima i perimetri, poi le altezze delle stanze e poi inizio a inserire mentalmente nel vuoto i pieni, tutto a occhio…
Tutto anche se non sembra, ha un ordine preciso, il dettaglio regna sovrano sorgendo spontaneamente e magicamente dal mio Cuore e credo per intuito, sensibilità e forse tanta esperienza e pratica…ho fatto di tutto per imparare bene a fare il mio lavoro di Interior Designer… non c’è razionalità, ma c’è quella logica che è spontanea e che probabilmente rende diversa l’opera di ognuno di Noi…
Se posso essere sincera e svelare il mio segreto… i miei migliori progetti di Interior Design sono nati, cresciuti e finiti bene perché sono stati il risultato dell’Amore che ho per il mio Cliente, mi “innamoro” letteralmente del mio Cliente, sia esso Donna o Uomo, brutto o bello, non c’entra con questo, siamo tutti bellissimi… tutto parte da quel senso di Gratitudine che ho per chi mi sceglie e poi condivide e mi racconta la sua storia… ogni storia è magica e bellissima ed è il dono più grande che il mio Cliente mi possa fare.. come potrei non ricambiare con il mio massimo impegno e Amore per il suo progetto? Grande o piccolo che sia è il Suo progetto!
GRAZIE A VOI!
Il vostro Interior Designer
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Vanessa Tambelli -
Interior Designer Milano